-
Orari apertura
dal Lunedì al Venerdì
07,00 - 17,30
Sabato
17,30 - 19,30
Domenica e Festivi
11,00 - 12,30
17,30 - 19,30 - Orari SS. Messe
SABATO 5 OTTOBRE ORE 18.00
La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"
5 ottobre 2024
2 novembre 2024
7 dicembre 2024
4 gennaio 2025
1 febbraio 2025
Leggi tutto...DOMENICA 6 OTTOBRE ORE 11.30
Basta dire Pompei e subito il pensiero va al santuario della Vergine del Rosario. La chiesa fu costruita da Bartolo Longo nell’Ottocento, nei pressi dell’attuale complesso archeologico. Dopo essersi convertito, Longo – che è stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1980 – diede avvio a una vasta opera di evangelizzazione nel segno della Madonna. Innanzitutto realizzò la basilica, grazie al contributo di migliaia di persone che aderirono allo slogan di «un soldo al mese». In seguito, affianco a essa, sono via via sorte altre opere di enorme valore sociale e pastorale: per i figli dei carcerati, per gli orfanelli, per gli operai, per le donne sole.
La prima domenica di ottobre, festa del Rosario, milioni di cattolici in tutto il mondo recitano, con particolare solennità, la Supplica alla Madonna di Pompei. La preghiera si replica inoltre l’8 maggio, per ricordare la posa della prima pietra della chiesa. Il testo fu composto da Bartolo Longo nel 1883 e venne proclamato per la prima volta il 14 ottobre di quell’anno da oltre ventimila fedeli accorsi nel santuario ancora in costruzione.
«La preghiera più famosa in tutto il mondo di un italiano di questi ultimi secoli», ha definito la Supplica lo storico della spiritualità Massimo Petrocchi. Sono parole dense d’amore per la Madonna, definita come «augusta regina delle vittorie, sovrana del cielo e della terra al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, regina gloriosa del Rosario». La fiduciosa richiesta della sua assistenza è fondata sulla certezza manifestata con le parole: «Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle sue grazie e della sua misericordia».
6 OTTOBRE - XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Alcuni farisei si accostano a Gesù con l’intenzione di coglierlo in fallo e gli chiedono di esprimersi sulla liceità di una norma matrimoniale. Hanno in mente l’atto di ripudio della moglie, stabilito da Mosè e riportato dal libro del Deuteronomio (Vangelo). In realtà, non era chiara l’interpretazione di questo atto. Vi erano fondamentalmente due scuole: una del rabbino Hillel, più permissiva (la donna può essere ripudiata anche per futili motivi); l’altra, del rabbino Shammai, più rigorista (per giustificare un atto di ripudio devono esserci gravi motivi, come l’adulterio). Gesù non si fa intrappolare in una disputa retorica, ma fa risalire il matrimonio all’atto creativo di Dio. La norma del Deuteronomio sul ripudio è, in questa ottica, superata da una norma più originaria, perché affonda le sue radici nell’eterno disegno di Dio: «I due saranno un’unica carne» (I Lettura). Gesù non fa sconti e non scende a facili compromessi, ma prescrive una verità che affonda le sue radici nell’opera della creazione dell’uomo e della donna, fatti a immagine e somiglianza di Dio. Per questo, è lecito affermare che l’immagine di questo Dio trinitario, comunione-indissolubile, si possa realizzare nel matrimonio comunione-indissolubile. 07 Lunedì * B.V. Maria del Rosario. Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. Il buon samaritano è colui che si fa prossimo di chi è bisognoso di aiuto. Non onora veramente Dio chi non ha compassione dell’uomo. «L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto»
Calendario liturgico
08 Martedì - Guidami, Signore, per una via di eternità. Come Marta, spesso ci agitiamo per molte cose. Gesù ci esorta a dare priorità all’ascolto della sua parola.
09 Mercoledì - Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. La preghiera che Gesù insegna ai discepoli esprime la sua relazione con il Padre. In Gesù anche noi siamo figli e Dio è nostro Padre.
10 Giovedì - Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato il suo popolo. Pregando, bisogna chiedere con fede nella certezza di essere ascoltati da Dio, non per i nostri meriti ma per la sua misericordia.
11 Venerdì * S. Giovanni XXIII. Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. Scacciando i demòni Gesù è segno dell’intervento divino nella storia e dell’approssimarsi del regno di Dio.
12 Sabato - Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. La vera beatitudine consiste nell’ascoltare la Parola e lasciare che sia essa a condurre la nostra vita.
SETTIMANA LITURGICA
CALENDARIO MENSILE
↓ ↓ ↓
Leggi tutto...
7 Ottobre: Beata Vergine Maria del Rosario
La corona del rosario, come serie di grani infilati a collana per contare le preghiere – che troviamo anche presso i musulmani e gli indiani – sembra molto antica. Ma l’uso di ripetere e contare le Ave Maria risale al XII secolo. Una raccolta di miracoli di Nostra Signora – un Rosarius – verso il 1328 attribuiva a san Domenico la salvezza del mondo grazie alla sua predicazione della preghiera dell’Ave Maria ripetuta e meditata. Ma in realtà il propagatore del “salterio di Nostra Signora”, come si preferiva chiamare il rosario, è stato, nel 1475, il domenicano B. Alano de la Roche. La memoria della Beata Vergine del Rosario deriva da una festa – Santa Maria della Vittoria – istituita da san Pio V dopo la vittoria riportata a Lepanto sulla flotta turca il 7 ottobre del 1571.
Tale memoria, ad opera di Gregorio XIII, entrò nella liturgia della diocesi di Roma, oltre che nel culto delle Confraternite del Santo Rosario, sotto il titolo di Santissimo Rosario della Beata Vergine Maria . Ma solo nel 1716 fu iscritta nel Calendario Romano in ringraziamento della vittoria riportata contro i turchi a Peterwardein (Austria) dal principe Eugenio nel 1683, con la liberazione di Cipro. In tempi più vicini a noi, nel 1960, il mutamento del titolo da festa del santo Rosario a festa della Beata Vergine del Rosario la ricentra sulla venerazione della Vergine nella memoria dei misteri che ha vissuto in comunione con il Figlio – i misteri proposti nel rosario – nei quali si contempla il mistero totale di Cristo, la sorgente della nostra salvezza. Maria – dice san Bernardo – è l’Acquedotto che ci riporta alla Sorgente.
11 Ottobre: S. Giovanni XXIII, papa
Nella memoria della Chiesa il giorno 11 ottobre segna una svolta decisiva, l’inizio di una nuova stagione dello Spirito: è il giorno infatti in cui, nel 1962, il papa s. Giovanni XXIII apre ufficialmente i lavori del Concilio Vaticano II. Lo aveva annunciato al mondo già all’inizio del suo pontificato, non ne vedrà la conclusione, ma aveva impresso alla riflessione collegiale della Chiesa l’impulso decisivo e aveva orientato con discrezione e discernimento i padri conciliari ad aprirsi al soffio dello Spirito.
In questa stessa data è fissata, dal giorno della sua beatificazione avvenuta il 3 settembre 2000, la memoria liturgica di lui.
Nato a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 novembre 1881 in una numerosa e modesta famiglia di contadini, ricevette nel suo ambiente di origine una semplice e solida formazione cristiana, e apprese subito a riconoscere nella povertà una benedizione del Signore. Negli anni del seminario maturò quelle intuizioni spirituali che lo renderanno trasparenza luminosa del vangelo di Gesù. Avviato dai suoi superiori alla carriera diplomatica, divenne nunzio apostolico in Bulgaria, poi a Istanbul e a Parigi. Incontrando nella sua missione alti esponenti della gerarchia ortodossa aprì la strada a quei contatti fraterni tra Oriente ed Occidente che saranno una delle principali sollecitudini del suo pontificato. Nominato nel 1953 patriarca di Venezia, mostrò il volto evangelico della Chiesa, chiamata ad essere povera e in ascolto del suo Signore, accogliente e misericordiosa perché anch’essa generata dalla misericordia. Il 28 ottobre 1958, a 77 anni, Roncalli a sorpresa uscì dal conclave papa della Chiesa universale. Giudicato come un pontefice di transizione, papa Giovanni, con le sue scelte – l’indizione del Concilio ecumenico innanzitutto –, con le sue encicliche e con il suo stile pastorale rinnovò il volto della Chiesa, segnando la fine dell’età post-tridentina. Morì il 3 giugno 1963, vegliato nelle sue ultime ore da moltitudini di uomini che avevano riconosciuto il suo cuore di pastore.