La Cappella di Lourdes costruita a forma di grotta nel 1912

 Il Messaggio di Lourdes 


Si chiama  "Messaggio di Lourdes"  i gesti e  le parole che si sono scambiati  la Vergine e Bernardetta,  alla  Grotta  di Massabielle,  nel  corso  delle  18  Apparizioni,  dall'11  febbraio 1858  al  16  luglio  1858. Per  comprendere  bene  gli  eventi  che  si  sono  svolti  e  imparare meglio  il  "Messaggio  di  Lourdes",  bisogna  conoscere  il  contesto delle Apparizioni  di  cui Bernardetta ha beneficiato. 

Lourdes, nel XIXo secolo, è un capo luogo di cantone con circa 4000 abitanti, fra i quali ci sono dei notabili:  notai,  avvocati, medici,  ufficiali, ma  anche operai,  carrettieri,  lavoratori dell’ardesia,  ed  i  piccoli  artigiani,  come  i mugnai.  I mulini  sono  numerosi, molti  sorgono fuori  della  città,  lungo  uno  dei  torrenti  che  si  gettano  nel Gave:  il  Lapaca.  Bernardetta Soubirous nascerà in uno di loro, il mulino di Boly, il 7 gennaio 1844. 

Nel 1858, la famiglia Soubirous è in rovina, ridotta a vivere al cachot. 

L'11 febbraio 1858, Bernardetta, sua sorella Antonietta e la loro amica Giovanna Abadie, vanno  in  cerca  di  legna.  Si  dirigono  verso  "il  luogo  dove  il  torrente  si  getta  nel Gave". Arrivano  dinanzi  alla Grotta  di Massabielle.  Antonietta  e Giovanna  attraversano  l'acqua ghiacciata del  torrente. Bernardetta, per  il problema della sua asma cronica, esita a fare altrettanto. E’ in quel momento che“ sente un rumore come un colpo di vento", ma "nessun albero si muove".  "Alzando  la  testa, vede, nella cavità della  roccia, una piccola  ragazza, avvolta di luce, che la osserva e le sorride". È la prima Apparizione di Nostra Signora.

Al  tempo  di  Bernardetta,  la  Grotta  era  un  luogo  sporco,  oscuro,  umido  e  freddo.  Si chiamava  questa Grotta  " Grotta dei maiali",  perché  era  il  luogo  dove  si  conducevano  i maiali. È in questo luogo che Maria, tutto biancore, tutta purezza, segno dell'amore di Dio, cioè segno di ciò che Dio vuole fare in ciascuno di noi, ha voluto apparire. C'è un contrasto immenso tra questa Grotta oscura, umida, e la presenza di Maria Vergine, "l'Immacolata Concezione". Questo ci richiama il Vangelo: l’incontro tra la ricchezza di Dio e la povertà dell'uomo. Il Cristo è venuto a cercare ciò che era perduto. 

A Lourdes, Maria è apparsa in una Grotta sporca ed oscura, in questo luogo che si chiama Massabielle, la vecchia roccia, per dirci che Dio viene a raggiungerci dovunque siamo, nel pieno delle nostre miserie, di tutte le nostre cause perse. La Grotta non è soltanto il luogo dell'evento, un luogo geografico, è anche un luogo dove Dio ci da un segno per svelarci il suo  cuore  ed  il  nostro  cuore.  È  un  posto  dove  Dio  ci  lascia  un messaggio  che  non  è diverso che quello del Vangelo. Dio viene a dirci che ci ama - ecco tutto il contenuto del "Messaggio di Lourdes"  -, e che ci ama così come siamo, con  tutti  i nostri successi, ma anche con tutte le nostre ferite, le nostre fragilità, i nostri limiti.  

Al  tempo  della  terza  Apparizione,  il  18  febbraio,  la  Vergine  parla  per  la  prima  volta.  A Bernardetta che le presenta un pezzo di carta ed una matita perché scriva il suo nome, "la Signora"  risponde:  "non  è  necessario".  È  una  parola  straordinaria.  Ciò  vuole  dire  che Maria vuole entrare con Bernardetta  in una  relazione di amore, che si situa al  livello del cuore. Il cuore, nella Bibbia, significa il centro anche della personalità, di ciò che c'è più di profondo nell'uomo. Bernardetta è di primo acchito invitata ad aprire le profondità del suo cuore a questo messaggio d'amore.

Alla  seconda  parola  della  Vergine:"potreste  avere  la  gentilezza  di  venire  qui  durante quindici  giorni?",  Bernardetta  è  frastornata.  È  la  prima  volta  che  le  danno  del  "voi". Spiegherà  questa  parola  dicendo:  “Lei mi  guardava  come  una  persona  guarda  un'altra persona”.  L'Uomo,  creato  a  immagine  e  alla  rassomiglianza  di  Dio,  è  una  persona. Bernardetta, che si sente così rispettata e amata, fa lei stessa l'esperienza di essere una persona. Siamo tutti con dignità agli occhi di Dio. Perché ognuno è un amato da Dio.

La  terza  parola  della Vergine:  "non  vi  prometto  di  rendervi  felice  in  questo mondo, ma nell'altro".  Conosciamo  il  mondo  della  violenza,  della  menzogna,  della  sensualità,  del profitto, della guerra. Ma conosciamo anche  il mondo della carità, della solidarietà, della giustizia.  Quando  Gesù,  nel  Vangelo,  ci  invita  a  scoprire  il  regno  dei  cieli,  ci  invita  a scoprire,  nel mondo  così  come  è,  un  "altro mondo".  Dove  c'è  l'amore,  Dio  è  presente. Questa  realtà  non  occulta  l'orizzonte  del  messaggio  che  è  il  cielo.  La  Vergine  Maria trasmette  a  Bernardetta  la  certezza  di  una  terra  promessa  che  potrà  essere  raggiunta soltanto al di  là della morte. Sulla  terra, ci sono  i fidanzamenti;  le cerimonie nuziali sono per dopo, per il cielo.

Fare  l'esperienza  di Dio,  questo  non  è  altro  che  fare  l'esperienza  dell'amore  su  questa terra. A chi ha saputo scoprire questo, Gesù dichiara: "non sei lontano dal regno di Dio". Nonostante la sua miseria, la sua malattia, la sua ignoranza, Bernardetta è sempre stata profondamente felice. È questo il Regno di Dio, il mondo del vero amore.

Durante le prime sette Apparizioni di Maria, Bernardetta ha mostrato un viso raggiante di gioia, di felicità, di luce. Ma, tra l'ottava e la dodicesima apparizione tutto cambia: il viso di Bernardetta  diventa  teso,  triste,  preoccupato  e  soprattutto  compie  gesti  incomprensibili. Camminare sulle ginocchia fino in fondo alla Grotta. Baciare la terra, ancora tutta sporca e disgustosa, di questa Grotta. Mangiare delle erbe amare. Raspare il suolo e, per tre volte, provare a bere acqua fangosa, sorbirne un pò, poi sputarla. Prendere del fango tra le mani e sfregarselo sulla faccia.

Quindi,  Bernardetta  osserva  la  folla  allargando  le  sue  braccia.  Allora  tutti  dicono:  "è pazza".  Molte volte, Bernardetta ripeterà gli stessi gesti. Cosa significa tutto questo? Nessuno ha capito  nulla!  Siamo  proprio  nel  cuore  del  "Messaggio  di  Lourdes".  Questi  gesti  sono,  infatti,  gesti  biblici.  Perché  "la  Signora"  gliel'ha  chiesto.  Bernardetta diventa  la  immagine  dell'Incarnazione,  la  Passione  e  la  Morte  del  Cristo.  Andare  in ginocchio fino al fondo della Grotta: è il gesto dell'Incarnazione, dell'abbassamento di Dio che  si  fa  uomo.  Bernardetta  bacia  la  terra  per  significare  che  quest'abbassamento  è giustamente  il gesto dell'amore di Dio per gli uomini. Mangiare  le erbe amare  ricorda  la tradizione  ebrea  che  si  trova  nel  Vecchio  Testamento.  Quando  gli  ebrei  volevano significare  che  Dio  aveva  preso  su  di  sè  tutte  le  amarezze,  tutti  i  peccati  del  mondo, uccidevano un agnello, lo svuotavano, lo riempivano di erbe amare e pronunciavano su lui la preghiera: "ecco l'Agnello di Dio che prende su di sé tutte le disgrazie, che toglie tutte le amarezze,  tutti  i  peccati  del  mondo".  Questa  preghiera  è  ripetuta  nella  messa. Imbrattare  la  figura:  il profeta  Isaia mostra  il Messia,  il Cristo, sotto  le caratteristiche del servo sofferente. "Perché portava su lui tutti i peccati degli uomini, il suo viso non aveva più  figura  umana." Era,  precisa  Isaia,  come  una  pecora  condotta  al macello  e,  sul  suo passaggio,  la gente  rideva di  lui. Ecco, alla Grotta, Bernardetta sfigurata dal  fango, e  la folla che grida: "è diventata pazza".

I  gesti  che Bernardetta  compie  sono  gesti  di  liberazione.  La Grotta  è  liberata  dalle  sue erbe,  dal  suo  fango.  Ma  perché  bisogna  liberare  questa  Grotta?  Perché  nasconde  un tesoro  immenso che occorre assolutamente aggiornare. Così, alla nona Apparizione,  "la Signora"  chiederà  a  Bernardetta  di  andare  a  raschiare  il  suolo,  in  fondo  a  questa "Spelonca per i maiali", dicendole: "andate alla fonte, berrete e lavatevi". Ed ecco che un po' d’acqua fangosa inizia a sgorgare, sufficientemente perché Bernardetta possa berne. Ed  ecco  che  quest'acqua  diventa,  poco  a  poco,  trasparente,  pura,  limpida.  Con questi gesti, ci è  rivelato  il mistero stesso del cuore del Cristo:  " Un soldato, con  la sua lancia, trapasserà il cuore e, immediatamente, scaturisce sangue e acqua". Ma anche le  profondità  del mistero  del  cuore  dell'uomo,  creato  a  immagine  e  somiglianza  di Dio: "l'acqua che  ti darò, diventerà  in  te sorgente di vita eterna".  Il cuore dell'uomo, ferito dal peccato, è significato dalle erbe e dal fango. Ma in fondo a questo cuore, c'è la vita stessa di Dio, significata dalla fonte. 

Chiedono a Bernardetta : "la Signora ti ha detto qualcosa ?" E lei risponde: " Sì, di tanto in tanto  diceva:  "Penitenza,  penitenza,  penitenza."  Pregate  per  i  peccatori  "."  Per "penitenza", si intede conversione. Per la Chiesa, la conversione consiste, come il Cristo l’ha insegnata, nel rivolgere il proprio cuore verso Dio, verso i propri fratelli. "Pregate per i peccatori". Pregare,  fa  entrare  nello Spirito di Dio. Così  possiamo  capire  che  il  peccato non fa la felicità dell'uomo. Il peccato è tutto ciò che si oppone a Dio. 

In  occasione  della  tredicesima  Apparizione,  Maria  si  rivolge  a  Bernardetta:  "direte  ai sacerdoti  che  si  costruisca  qui  una  cappella  e  che  ci  si  venga  in  processione".  "Che  si venga in processione" significa andare, in questa vita, sempre presso i nostri fratelli. "Che si costruisca una cappella".

A  Lourdes,  tante  cappelle  sono  state  costruite  per  accogliere  la  folla  dei  pellegrini. Ma, queste cappelle sono soltanto i segni di questa comunione fondata sulla carità, alla quale tutti sono chiamati. La cappella, è "la Chiesa" che dobbiamo costruire, là dove siamo, nella nostra  famiglia,  sul  nostro  luogo  di  lavoro,  nella  nostra  parrocchia,  nella  nostra  diocesi. Qualsiasi cristiano  trascorre  la sua vita costruendo  la Chiesa, vivendo  in comunione con Dio e i suoi fratelli.

Il  25 marzo  1858,  giorno  della  sedicesima  Apparizione,  Bernardetta  si  reca  alla Grotta dove, per volere di don Peyramale, parroco di Lourdes, chiede "alla Signora" di dire il suo nome. Per tre volte, Bernardetta rivolge la domanda. Alla quarta richiesta, "la Signora" le risponde  in  dialetto:  "Que  soy  era  Immaculada  Counceptiou",  "Io  sono  l'Immacolata Concezione".  Bernardetta  non  ha  capito  immediatamente  il  senso  di  questa  parola. L'Immacolata  Concezione,  così  come  lo  insegna  la  Chiesa,  è  "Maria  concepita  senza peccato,  grazie  ai meriti  della  croce  del  Cristo"  (definizione  del  dogma  promulgato  nel 1854). Bernardetta si  reca  immediatamente dal signor parroco, per  trasmettergli  il nome "della Signora". Lui capirà che è la Madre di Dio che appare alla Grotta di Massabielle. Più tardi, il vescovo di Tarbes, Mgr Laurence, la autentificherà.

La "firma" del messaggio avviene dopo 3 settimane di Apparizioni e 3 settimane di silenzio (dal 4 al 25 marzo). Il 25 marzo è il giorno dell’Annunciazione, del "concepimento" di Gesù nel ventre di Maria. La Signora della Grotta dice quale è la sua missione: Lei è la Madre di Gesù, tutto il suo essere è quello di concepire il Figlio di Dio, Lei è tutta per lui. Per questo, è Immacolata, abitata da Dio. Così, la Chiesa e tutti i cristiani devono lasciarsi abitare da Dio per diventare  immacolati,  radicalmente perdonati ed  in modo da essere, anche  loro, testimoni di Dio. Sarà la vocazione di Bernardetta.

Il  7  aprile,  durante  l’Apparizione,  la  fiamma  della  candela  passerà  tra  le  sue  dita  senza bruciarla: diventa trasparente di luce, può, lei pure, comunicare la luce di Dio. Maria ci dice che  è  ciò  che  dobbiamo  diventare.  Il  giorno  della  sua  1*  Comunione  (3  giugno  1858), Bernardetta prolunga quest'esperienza unendosi al dono di Dio.  

Pièces attachées
Preghiera alla Vergine Santa dell Abate Perreyve.pdf [11.37Kb]
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